PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E PER L’ORIENTAMENTO
L’alternanza scuola-lavoro, introdotta inizialmente nel 2003, è una metodologia didattica che permette agli studenti di affiancare alla formazione scolastica, prettamente teorica, un periodo di esperienza pratica presso un ente pubblico o privato.
Nel 2015 l’alternanza scuola-lavoro è stata resa obbligatoria, con la riforma della Buona Scuola, per tutti gli studenti del secondo biennio e dell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado.
La legge di Bilancio 2019 ha disposto la ridenominazione dei percorsi di alternanza scuola lavoro di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, in “percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento” (d’ora in poi denominati PCTO) e, a decorrere dall’anno scolastico 2018/2019, sono attuati per una durata complessiva rideterminata in ragione dell’ordine di studi (licei, istituti tecnici e istituti professionali) nell’arco del triennio finale dei percorsi.. Il nucleo fondamentale di questo modello di apprendimento è rimasto lo stesso: dare la possibilità agli studenti di rendere completo il percorso di studi vivendo una fase di formazione presso un’impresa o un ente territoriale. Il cambio di denominazione, però, porta con sé importanti modifiche dal punto di vista concettuale, e di conseguenza anche nelle modalità di svolgimento. Si riduce il numero minimo di ore, ma soprattutto cambiano le finalità del programma. Si passa infatti da un’impostazione finalizzata a integrare l’apprendimento in aula con l’esperienza lavorativa e l’avvicinamento al mondo del lavoro, a un nuovo approccio basato su quelle competenze trasversali che permettono allo studente di raggiungere una maggiore consapevolezza sulle scelte inerenti il suo sviluppo personale. Per consentire alle scuole di progettare al meglio i PCTO, il Miur ha rilasciato recentemente delle linee guida dedicate che sono consultabili a questo link:
https://www.miur.gov.it/web/guest/-/linee-guida-dei-percorsi-per-le-competenze-trasversali-e-per-l-orientamento.
L’acquisizione delle competenze trasversali e trasferite (soft skills) da parte degli studenti, rappresenta il tema portante dei PCTO, gli studenti devono essere in grado di rispondere alle esigenze del mondo lavorativo e in questo vanno formati attuando quei processi del “saper fare”: capacità di interagire e lavorare con gli altri, capacità di risoluzione di problemi, creatività, pensiero critico, consapevolezza, resilienza. Le soft skills che determineranno gli studenti, gli daranno la possibilità di inserirsi nei diversi contesti e interagire con i diversi registri da quelli informali, formali e non formali.
L’Orientamento dei Percorsi
L’orientamento viene considerato un modo per sfuggire alla dispersione scolastica e all’insuccesso formativo degli studenti. Si favorisce una formazione legata a percorsi esperienziali centrati sull’apprendimento autonomo, determinante la funzione della scuola che ha il compito di formare i docenti sull’orientamento e creare figure con compiti organizzativi e di coordinamento al fine di favorire il successo formativo degli studenti che si porranno in una condizione di essere in grado di seguire un percorso che si identifichi con i loro interessi, abilità e competenze.
Le Competenze trasversali
La scuola organizza i PCTO allo scopo di sviluppare le competenze trasversali le quali attraverso processi di pensiero, di cognizione e di comportamento, danno la possibilità agli studenti di usufruire di strumenti per dare libero sfogo alle loro capacità e renderle esecutive in un contesto lavorativo e non solo.
La raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea(1) relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente recita:
“Ai fini della presente raccomandazione le competenze sono definite come una combinazione di conoscenze, abilità e atteggiamenti, in cui:
- la conoscenza si compone di fatti e cifre, concetti, idee e teorie che sono già stabiliti e che forniscono le basi per comprendere un certo settore o argomento;
- per abilità si intende sapere ed essere capaci di eseguire processi ed applicare le conoscenze esistenti al fine di ottenere risultati;
- gli atteggiamenti descrivono la disposizione e la mentalità per agire o reagire a idee, persone o situazioni.
Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, l’occupabilità, l’inclusione sociale, uno stile di vita sostenibile, una vita fruttuosa in società pacifiche, una gestione della vita attenta alla salute e la cittadinanza attiva.
Le competenze possono essere applicate in molti contesti differenti e in combinazioni diverse.
Esse si sovrappongono e sono interconnesse; gli aspetti essenziali per un determinato ambito favoriscono le competenze in un altro.
Elementi quali il pensiero critico, la risoluzione di problemi, il lavoro di squadra, le abilità comunicative e negoziali, le abilità analitiche, la creatività e le abilità interculturali sottendono a tutte le competenze chiave.
Il quadro di riferimento delinea otto tipi di competenze chiave:
- competenza alfabetica funzionale,
- competenza multilinguistica,
- competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria,
- competenza digitale,
- competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare,
- competenza in materia di cittadinanza,
- competenza imprenditoriale,
- competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali.
(1) Raccomandazione del consiglio del 22 maggio 2018 relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente (Testo rilevante ai fini del SEE) (2018/C 189/01)
Saranno privilegiati, nell’ambito del processo formativo, colloqui sia individuali che di gruppo, simulazioni, project work e role-playing. sulla base di appositi strumenti quali griglie e rubriche, curate dal consiglio di classe. Tali strumenti consentiranno la raccolta di elementi utili per la predisposizione del Curriculum dello studente, nel quale vengono anche riportate le attività realizzate da ogni singolo studente. Delle otto competenze tratte dalla Raccomandazione europea del 22 maggio 2018, se ne sono individuate quattro che esemplificano in toto il processo di apprendimento:
La competenza personale, sociale e la capacità di imparare a imparare
consiste nella capacità di riflettere su sé stessi, di gestire efficacemente il tempo e le informazioni, di lavorare con gli altri in maniera costruttiva, di mantenersi resilienti e di gestire il proprio apprendimento e la propria carriera.
La competenza in materia di cittadinanza
si riferisce alla capacità di agire da cittadini responsabili e di partecipare pienamente alla vita civica e sociale, in base alla comprensione delle strutture dei concetti sociali, economici, giuridici e politici oltre che dell’evoluzione a livello globale e della sostenibilità.
si riferisce alla capacità di agire sulla base di idee e opportunità e di trasformarle in valori per gli altri. Si fonda sulla creatività, sul pensiero critico e sulla risoluzione di problemi, sull’iniziativa e sulla perseveranza, nonché sulla capacità di lavorare in modalità collaborativa al fine di programmare e gestire progetti che hanno un valore culturale, sociale o finanziario.
La competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali
implica la comprensione e Il rispetto di come le idee e i significati vengono espressi creativamente e comunicati in diverse culture.
Nell’Allegato 14 le quattro competenze così definite e che rappresentano gli obiettivi di apprendimento dei PCTO vengono declinate in capacità a supporto della progettazione.
La Progettazione dei PCTO nell’IIS Vico De Vivo
Si tiene conto di tre aspetti importanti:
- il contesto territoriale in cui si colloca l’Istituto IIS Vico De Vivo
- le scelte e le priorità della scuola esposte nel PTOF
- diversa natura e tipologia degli indirizzi di studio (Istituto tecnico e Istituto professionale) data anche la varietà del monte ore minimo e la possibilità di attuare i percorsi con modalità differenti ed integrate.
La progettazione dei PCTO, fondarsi sul Patto educativo di corresponsabilità, ed essere coerente con l’orientamento della Carta dei diritti e dei doveri degli studenti (decreto 195 del 3 novembre 2017).
L’attività svolta si base sui seguenti elementi invariati rispetto a quelli presenti nella normativa precedente:
- Natura delle strutture ospitanti (enti, associazioni, imprese) con attività attinenti agli indirizzi di studio della scuola, anche se non è più vincolante svolgere le attività al di fuori della sede scolastica
- Requisiti delle strutture ospitanti che devono possedere capacità strutturali, tecnologiche e organizzative
- Riferimento alla legge 81 sulla sicurezza e alla rilevazione per la valutazione dei rischi.
- Formazione sulla sicurezza degli studenti, con la possibilità di svolgerla direttamente sulla piattaforma.
- Funzioni del tutor scolastico e del tutor aziendale
- Ruolo della convenzione e del patto formativo
- Responsabilità dell’istituzione scolastica dei percorsi
- Importanza della coprogettazione da parte della scuola e della struttura ospitante
- Ruolo dei PCTO in riferimento al raggiungimento del monte ore della frequenza scolastica
- Ruolo dei PCTO nell’EDS (cfr. decreto 62/2017, Ordinanza Ministeriale 205/2019, decreto ministeriale 37/2019
- Modalità di realizzazione dei percorsi (singolarmente o a gruppi, in Italia o all’estero, in periodi scolastici o di sospensione delle attività)
- Valutazione
- Ruolo della certificazione delle competenze per lo studente e per la scuola
- Risorse finanziarie rimodulate sul nuovo monte ore (Legge di bilancio 2019), con la loro erogazione al 8/12 e al 4/12 dell’anno successivo
- spese ammissibili
L’IIS Vico De Vivo organizza i PCTO preferibilmente nel periodo dello svolgimento delle lezioni anche se rimane possibile lo svolgimento in periodi di sospensione delle attività didattiche, qualora particolari esigenze lo richiedano (per es. quando le strutture ospitanti hanno un’attività stagionale).
Tra le novità previste dai nuovi percorsi:
- l’accordo esplicito da stipulare con la struttura ospitante che deve definire insieme all’istituzione scolastica i traguardi formativi;
- assicurare il supporto formativo ed orientativo allo studente;
- prevedere un controllo congiunto del percorso, secondo modalità condivise di rilevazione e valutazione dei livelli di competenza raggiunti.
La legge 145/2018 ha ridotto il monte ore per i PCTO ma in piena autonomia le scuole possono decidere per un periodo superiore.
La durata minima dei corsi da svolgersi negli ultimi tre anni di ciclo scolastico sarà così ridistribuita:
- 210 ore nel triennio terminale del percorso di studi dell’istituto professionale;
- 150 ore nel secondo biennio e nell’ultimo anno del percorso di studi dell’istituto tecnico.
PCTO – Il modello formativo adottato
Il modello formativo adottato richiede ai partecipanti di realizzare un progetto concreto – è una metodologia didattica che si ispira al principio generale del learning by doing, cioè dell’apprendimento in un contesto d’opera. Il modello consiste nella richiesta della realizzazione concreta di un progetto, attraverso la quale i partecipanti familiarizzano con le problematiche operative e organizzative presenti nell’ambito di un contesto lavorativo o formativo. L’attività può essere realizzata individualmente o in gruppo allo scopo di un comune obiettivo da raggiungere. Il modello rappresenta un efficace strumento che consente di avvicinare e applicare conoscenze e nozioni teoriche alla realtà, dando modo allo studente di sviluppare e acquisire competenze specifiche disciplinari nonché competenze trasversali alle stesse.
La realizzazione del modello si sviluppa attraverso 5 fasi descritte in termini di procedure nell’Allegato 14 del PTOF:
- Definizione – avvio (definition)
- Pianificazione e progettazione (planning)
- Esecuzione (execution)
- Monitoraggio e controllo (control)
- Chiusura (closing)
PCTO ed Educazione Civica
La legge 92 del 2019 e le relative Linee Guida del 22 giugno 2020 hanno introdotto l’insegnamento dell’educazione civica.
In particolare all’articolo 3 “Sviluppo delle competenze e obiettivi di apprendimento” si sottolinea la tematica legata agli elementi fondamentali di diritto concernenti il mondo del lavoro. Inoltre, il riferimento alla cittadinanza attiva contenuto nella norma permette di evidenziare come la formazione del cittadino passi necessariamente attraverso la consapevolezza del valore sociale della propria attività/professione, partecipando attivamente alla vita civile e culturale a livello locale, nazionale e globale.
Questi aspetti sono rinvenibili nella Legge 145, Legge di bilancio del 2019 e nelle linee guida PCTO, D.M. 774 del 2019 e si collegano al programma d’azione della Agenda 2030, nel garantire un’educazione volta a uno sviluppo e a uno stile di vita sostenibile nelle dimensioni economica, sociale e ambientale, fornendo ai giovani gli strumenti per partecipare pienamente alla vita sociale assicurando un lavoro dignitoso a ciascuno.
Questa interazione tra PCTO e Educazione Civica è rafforzato dal rapporto di collaborazione tra scuola e territorio, a partire dalle reti e dal collegamento con il mondo del volontariato, terzo settore e più in generale del lavoro, presente in tutti documenti sopracitati.
Entrambe queste due opportunità formative offrono un paradigma differente da quello unicamente disciplinare. Sia il PCTO, sia l’Educazione Civica assumono una matrice valoriale che deve essere connessa con le discipline per evitare una progettazione di meri contenuti teorici.
Risulta così strategica la collaborazione tra il Referente PCTO d’Istituto, i Tutor di classe e il Coordinatore del Consiglio di Classe per l’Educazione Civica.
Attraverso la metodologia del progetto, sarà dunque possibile elaborare esperienze di PCTO che, tramite i nuclei concettuali dell’Educazione Civica, potranno promuovere il pieno sviluppo della persona, identificando e dando senso e orientamento ai diritti, ai doveri, ai compiti e ai comportamenti personali.
Quindi, la stessa individuazione delle competenze deve essere frutto di un lavoro progettato e condiviso tra tutti i docenti del Consiglio di Classe e degli ambiti di riferimento (PCTO – Educazione Civica).
Nella seguente tabella si rappresentano in un quadro sinottico le competenze tratte da “Raccomandazione del Consiglio Europeo, relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente”, correlate alle Linee Guida dei PCTO e dell’Educazione Civica.
PCTO | EDUCAZIONE CIVICA |
§ Capacità di riflettere su se stessi e individuare le proprie attitudini
§ Capacità di lavorare con gli altri in modo costruttivo § Capacità di negoziare |
Essere consapevoli del valore e delle regole della vita democratica anche attraverso l’approfondimento degli elementi fondamentali del diritto che la regolano, con particolare riferimento al diritto del lavoro. |
§ Capacità di favorire il proprio benessere fisico ed emotivo.
§ Capacità di concentrarsi, di riflettere criticamente e di prendere decisioni. § Capacità di gestire l’incertezza, la complessità e lo stress. |
Adottare i comportamenti più adeguati per la tutela della sicurezza propria, degli altri e dell’ambiente in cui si vive, in condizioni ordinarie o straordinarie di pericolo, curando l’acquisizione di elementi formativi e di base in materia di primo intervento e di protezione civile. |
§ Capacità di riflessioni critica e costruttiva.
§ Capacità di pensiero strategico e risoluzione dei problemi. § Curiosità nei confronti del mondo, apertura per immaginare nuove possibilità. § Capacità di comunicare |
Cogliere la complessità dei problemi esistenziali, morali, politici, sociali economici e scientifici e formulare risposte personali argomentate. |
§ Capacità di gestire efficacemente il tempo e le informazioni.
§ Capacità di comunicare costruttivamente in ambienti diversi. § Capacità di essere proattivi e lungimiranti. |
Esercitare 1 principi della cittadinanza digitale, con competenza e coerenza rispetto al sistema integrato i valori che regolano la vita democratica. |